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M8 Spoleto - Virtus Foligno 3-0 campionato
21-09-2015 01:43 - Le pagelle di Alessio
Marinelli 7: dopo aver esordito la scorsa domenica a causa dell'assenza di Battimazza, impegnato su fronti motoristici con scarso successo, il mister decide di confermarlo titolare tra i pali. Prestazione eccezionale, salva il risultato in due occasioni volando a togliere palle altrimenti destinate in rete: unico neo, due uscite alla garibaldina nel primo tempo. Intervistato a fine partita, si giustifica dicendo che facendo parte dell'esercito, è suo dovere ricordare in ogni modo chi ha reso possibile l'unità d'Italia. PATRIOTTICO
Bonanni 6: soffre un po' le incursioni a destra, in special modo nel secondo tempo, quando gli avversari iniziano a lanciare lungo e lui mostra la stessa reattività di Raikkonen durante la partenza di un gran premio. Ciò nonostante riesce a portare a casa la sufficienza, complice anche un Gelmetti in stato di grazia, che potrebbe reggere il reparto da solo e che gli dà una mano in più di un'occasione: quando riuscirà ad ingranare per bene, la difesa sarà impenetrabile. IN FASE DI RODAGGIO
Maulini 7: trascorre il venerdì sera a Terni, in quella che potrebbe essere stata la giornata più torrida degli ultimi 350 anni. Torna a casa visibilmente provato, e nessuno si sarebbe aspettato una prestazione di spessore: lui però, forte degli allenamenti fatti sulle pendici del vulcano Karakatoa, si presenta al campo come se nulla fosse, e gioca come suo solito, con grinta, esuberanza e aggressività. Forse verso la fine della partita si fa prendere un po' troppo dall'entusiasmo, e durante una delle sue innumerevoli incursioni si accentra e prova il tiro della domenica: pare che per ritrovare il pallone siano in azione tutte le unità cinofile del centro Italia. DI POCO ALTA
Cecchetto 7: da quando circola voce che la massa corporea non conta, perfino Jhonny Depp si è messo palesemente all'ingrasso, cercando di emulare il centrale della M8: dalle foto che circolano in rete pare che ci si stia avvicinando, anche se per raggiungere il professionismo sono necessari anni e anni di duro allenamento. In mezzo al campo gioca come sempre, ed in più di un'occasione sbroglia situazioni intricate: peccato per la punizione nel primo tempo, calciata magistralmente e finita di un soffio sopra la traversa. EDWARD MANI DI FORCHETTA
Gelmetti 6,5: fino a quando gli perdurerà questo stato di forma eccezionale, sarà difficile per la concorrenza strappargli il posto: ne sa qualcosa il malcapitato Orsolini, che si sta già attrezzando per diventare preparatore ufficiale dei campetti di riscaldamento. In difesa è una sicurezza, anche se qualcuno dagli spalti ha notato che quando gli transita il pallone in zona entra in modalità "battaglia di Crecy" (a cui lui stesso ha partecipato, nel 1346), sparando cannonate a destra e a sinistra. Un voto in meno perché a fine partita entrambi i suoi figli indossavano i guanti da portiere: pare che li voglia allenare per farmi fuori prima possibile. MALFIDATO
Prudenzi 6,5: si presenta al campo con quasi 20 minuti di ritardo, giustificandosi dicendo che aveva voluto vedere la fine della partita dell'Inter. In realtà fonti attendibili lo hanno visto aggirarsi nei pressi dello Yellowstone National Park, mentre era intento ad abbattere i 3 uccelli leggendari. A differenza dell'altra partita, comunque, parte bene fin da subito, ed in mezzo al campo difende molto bene la palla e dà man forte ai compagni: peccato che non abbia mai provato una conclusione delle sue, forse perché non era abbastanza incitato dagli spalti. A fine partita, subito in macchina per andare a prendere il posto per la prossima giornata di caccia. BENELLI
Agliani 6,5: dopo essere stato a Terni, aver fastidiato metà città, ed aver conosciuto una quantità inverosimile di gentil donzelle, si presenta al campo con la consapevolezza che da qui a breve i punti in classifica saranno parecchi. La maglia numero 7 lo galvanizza moltissimo, tant'è che sulla fascia è inarrestabile: riesce quasi sempre ad andare sul fondo e a crossare, ma le sue scorribande purtroppo non vanno a buon fine. Mezzo voto in meno per il gol clamoroso che si è mangiato nel primo tempo, quando non arriva a colpire una palla che transitava a zero metri dalla linea di porta: qualcuno dagli spalti cerca di giustificarlo dicendo che altrimenti sarebbe andato in fuorigioco, ma le immagini riprese dalla Spider Cam dicono l'esatto contrario. BIFOLCO
Proietti 7: come sempre risulta uno dei migliori in campo, specialmente in fase di impostazione. Non prende un cartellino giallo per proteste dal 1975, ed infatti ogni tanto la sua indole assassina cerca di prendere il sopravvento: memorabile a tal proposito, nel secondo tempo, il pacato scambio di vedute con l'allenatore della squadra avversaria: pare che i due si siano dati appuntamento nel dopo gara per discutere civilmente su problemi di carattere filosofico ed esistenziale. SPARVIERO
Ercolano 8: non era così decisivo dai tempi in cui militava nella squadra degli ufficiali dell'aviazione tedesca "Luftwaffe", quando dovette affrontare la squadra dei prigionieri bellici, composta da Pelè, Sylvester Stallone e Bobby Moore. Pur avendo la stessa autonomia di una macchina elettrica, riesce ogni volta a comparire nel registro dei marcatori, seppur in maniera agghiacciante: si segnala stavolta una discesa a rete, condita con un rimpallo vinto in maniera del tutto involontaria e una conclusione in allungo degna delle migliori ballerine di danza classica. Mezzo voto in meno per non essersi messo in posa dopo il gol, con somma ira del fotografo ufficiale della squadra. SBRUFFONE
Rustani 7,5: pare che prima della partita si rechi molto spesso a casa di certi suoi amici d'oltre Adriatico, i quali lo riforniscono di integratori e kit energetici non convenzionali. Non si ferma un secondo, corre dal primo all'ultimo minuto ed è presente in ogni parte del campo: si concede il lusso del gol, dopo un'azione personale di pregevole fattura, e se non fosse stato per quel somaro di Agliani avrebbe pure fatto l'assist del temporaneo 3-0. Speriamo che duri così per tutto il campionato. LITTURINA
Lattanzi 9: se l'altra volta gli avevo dato il voto più basso, stavolta è di gran lunga il migliore in campo: confeziona inizialmente un assist magistrale per lo sbirro, che ringrazia ed insacca rocambolescamente il gol del vantaggio; delizia poi tutto lo stadio con una pregevole azione personale, in cui dribbla metà della fortissima difesa avversaria, ed insacca con facilità il gol del raddoppio. Se giocasse così per tutto il campionato, a maggio sarà subito pronto un contratto con squadre ben più blasonate: ad esempio l'Inter, temibilissima squadra di Bujumbura, che milita nella Amstel League del Burundi. MVP
Bonanni 6: soffre un po' le incursioni a destra, in special modo nel secondo tempo, quando gli avversari iniziano a lanciare lungo e lui mostra la stessa reattività di Raikkonen durante la partenza di un gran premio. Ciò nonostante riesce a portare a casa la sufficienza, complice anche un Gelmetti in stato di grazia, che potrebbe reggere il reparto da solo e che gli dà una mano in più di un'occasione: quando riuscirà ad ingranare per bene, la difesa sarà impenetrabile. IN FASE DI RODAGGIO
Maulini 7: trascorre il venerdì sera a Terni, in quella che potrebbe essere stata la giornata più torrida degli ultimi 350 anni. Torna a casa visibilmente provato, e nessuno si sarebbe aspettato una prestazione di spessore: lui però, forte degli allenamenti fatti sulle pendici del vulcano Karakatoa, si presenta al campo come se nulla fosse, e gioca come suo solito, con grinta, esuberanza e aggressività. Forse verso la fine della partita si fa prendere un po' troppo dall'entusiasmo, e durante una delle sue innumerevoli incursioni si accentra e prova il tiro della domenica: pare che per ritrovare il pallone siano in azione tutte le unità cinofile del centro Italia. DI POCO ALTA
Cecchetto 7: da quando circola voce che la massa corporea non conta, perfino Jhonny Depp si è messo palesemente all'ingrasso, cercando di emulare il centrale della M8: dalle foto che circolano in rete pare che ci si stia avvicinando, anche se per raggiungere il professionismo sono necessari anni e anni di duro allenamento. In mezzo al campo gioca come sempre, ed in più di un'occasione sbroglia situazioni intricate: peccato per la punizione nel primo tempo, calciata magistralmente e finita di un soffio sopra la traversa. EDWARD MANI DI FORCHETTA
Gelmetti 6,5: fino a quando gli perdurerà questo stato di forma eccezionale, sarà difficile per la concorrenza strappargli il posto: ne sa qualcosa il malcapitato Orsolini, che si sta già attrezzando per diventare preparatore ufficiale dei campetti di riscaldamento. In difesa è una sicurezza, anche se qualcuno dagli spalti ha notato che quando gli transita il pallone in zona entra in modalità "battaglia di Crecy" (a cui lui stesso ha partecipato, nel 1346), sparando cannonate a destra e a sinistra. Un voto in meno perché a fine partita entrambi i suoi figli indossavano i guanti da portiere: pare che li voglia allenare per farmi fuori prima possibile. MALFIDATO
Prudenzi 6,5: si presenta al campo con quasi 20 minuti di ritardo, giustificandosi dicendo che aveva voluto vedere la fine della partita dell'Inter. In realtà fonti attendibili lo hanno visto aggirarsi nei pressi dello Yellowstone National Park, mentre era intento ad abbattere i 3 uccelli leggendari. A differenza dell'altra partita, comunque, parte bene fin da subito, ed in mezzo al campo difende molto bene la palla e dà man forte ai compagni: peccato che non abbia mai provato una conclusione delle sue, forse perché non era abbastanza incitato dagli spalti. A fine partita, subito in macchina per andare a prendere il posto per la prossima giornata di caccia. BENELLI
Agliani 6,5: dopo essere stato a Terni, aver fastidiato metà città, ed aver conosciuto una quantità inverosimile di gentil donzelle, si presenta al campo con la consapevolezza che da qui a breve i punti in classifica saranno parecchi. La maglia numero 7 lo galvanizza moltissimo, tant'è che sulla fascia è inarrestabile: riesce quasi sempre ad andare sul fondo e a crossare, ma le sue scorribande purtroppo non vanno a buon fine. Mezzo voto in meno per il gol clamoroso che si è mangiato nel primo tempo, quando non arriva a colpire una palla che transitava a zero metri dalla linea di porta: qualcuno dagli spalti cerca di giustificarlo dicendo che altrimenti sarebbe andato in fuorigioco, ma le immagini riprese dalla Spider Cam dicono l'esatto contrario. BIFOLCO
Proietti 7: come sempre risulta uno dei migliori in campo, specialmente in fase di impostazione. Non prende un cartellino giallo per proteste dal 1975, ed infatti ogni tanto la sua indole assassina cerca di prendere il sopravvento: memorabile a tal proposito, nel secondo tempo, il pacato scambio di vedute con l'allenatore della squadra avversaria: pare che i due si siano dati appuntamento nel dopo gara per discutere civilmente su problemi di carattere filosofico ed esistenziale. SPARVIERO
Ercolano 8: non era così decisivo dai tempi in cui militava nella squadra degli ufficiali dell'aviazione tedesca "Luftwaffe", quando dovette affrontare la squadra dei prigionieri bellici, composta da Pelè, Sylvester Stallone e Bobby Moore. Pur avendo la stessa autonomia di una macchina elettrica, riesce ogni volta a comparire nel registro dei marcatori, seppur in maniera agghiacciante: si segnala stavolta una discesa a rete, condita con un rimpallo vinto in maniera del tutto involontaria e una conclusione in allungo degna delle migliori ballerine di danza classica. Mezzo voto in meno per non essersi messo in posa dopo il gol, con somma ira del fotografo ufficiale della squadra. SBRUFFONE
Rustani 7,5: pare che prima della partita si rechi molto spesso a casa di certi suoi amici d'oltre Adriatico, i quali lo riforniscono di integratori e kit energetici non convenzionali. Non si ferma un secondo, corre dal primo all'ultimo minuto ed è presente in ogni parte del campo: si concede il lusso del gol, dopo un'azione personale di pregevole fattura, e se non fosse stato per quel somaro di Agliani avrebbe pure fatto l'assist del temporaneo 3-0. Speriamo che duri così per tutto il campionato. LITTURINA
Lattanzi 9: se l'altra volta gli avevo dato il voto più basso, stavolta è di gran lunga il migliore in campo: confeziona inizialmente un assist magistrale per lo sbirro, che ringrazia ed insacca rocambolescamente il gol del vantaggio; delizia poi tutto lo stadio con una pregevole azione personale, in cui dribbla metà della fortissima difesa avversaria, ed insacca con facilità il gol del raddoppio. Se giocasse così per tutto il campionato, a maggio sarà subito pronto un contratto con squadre ben più blasonate: ad esempio l'Inter, temibilissima squadra di Bujumbura, che milita nella Amstel League del Burundi. MVP