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S.Eraclio - M8 Spoleto 1-3 campionato
20-12-2015 00:14 - Le pagelle di Alessio
Marinelli 6: dopo essere venuto a conoscenza che il mister aveva intenzione di far giocare nuovamente Battimazza, si presenta agli allenamenti del giovedì in mimetica ed armato fino ai denti, a bordo di un carrarmato M1A1 Abrams, deciso a conquistarsi il posto a suon di cannonate. Schierato misteriosamente in campo, non subisce un tiro in porta nemmeno per sbaglio, anche se nel secondo tempo viene beffardamente trafitto, anche a causa di una dormita colossale di tutta la difesa. Intervistato a fine partita, ha dichiarato che la prossima volta che non dovesse giocare arriverà al campo insieme a tutto l’esercito italiano. MILITE IGNOTO
Maulini 6,5: dopo aver rifiutato un allettante trasferimento verso direzioni che non staremo qui a dire, viene schierato nuovamente titolare, anche a causa del terribile infortunio accorso al suo diretto concorrente, il quale sembra che abbia riportato strappi e lacerazioni multiple durante l’allenamento del martedì. Dopo aver riposto la bambolina vudù nel cassetto, si presenta al campo con la tipica determinazione che lo ha sempre contraddistinto, che lo fa rimanere concentrato anche quando il mister gli chiede di essere in due posti contemporaneamente, e quando gli chiede di badare più alla fase difensiva che non a fare le sue solite scorribande in attacco. Mezzo voto in più per il coraggio di passare una notte in albergo con Ercolano. TEMERARIO
Gelmetti 6: si presenta al campo visibilmente provato, giustificandosi dicendo che per fare il regalo di natale ad ognuno dei suoi quattordici figli ha dovuto firmare talmente tante cambiali che a breve sarà costretto a rapinare una banca. Forte dell’esperienza maturata quando nel 1289 aiutava Robin Hood a derubare le ricchezze di Giovanni Senza Terra, fa valere la sua proverbiale scaltrezza anche in mezzo al campo, dove in più di un’occasione è decisivo e riesce ad arginare le seppur sterili incursioni avversarie. Pare che abbia scritto una letterina a Babbo Natale, in cui chiede il dono di non spazzare continuamente la palla. PAM…BRAVOOOOO
Orsolini 6: confermato titolare, si presenta al campo con la stessa determinazione degli operatori dei call center Vodafone, quando ti chiamano la domenica mattina per proporti mirabolanti offerte e sconti fantasmagorici. Nel primo tempo deve svolgere solo l’ordinaria amministrazione, mentre nella ripresa è costretto ad impegnarsi maggiormente per far fronte alle offensive dei padroni di casa: quando però in occasione del gol l’attaccante avversario gli confessa di essere appena passato a Tim, ha un mancamento e cilecca completamente il pallone, aprendo la strada alla rete dell’1-0. CHRISTMAS CARD
Bonanni 6,5: dalle sue parti non si corrono particolari problemi, anche perché incute talmente tanto timore agli avversari che pur di non affrontarlo preferiscono sparare il pallone in tribuna. Sempre attento e sicuro, fa andare tutti nel panico quando il comandante Marinelli lo scambia per un membro dell’ISIS, e lo investe in maniera rocambolesca: riesce miracolosamente a resistere ed a sopportare il dolore, terminando la partita in maniera dignitosissima. IRON MAN
Lilli 6: si presenta al campo dopo aver trascorso il venerdì sera a Perugia, passato mangiando quantità colossali di cibo e bevendo come se non ci fosse un domani (come testimoniano numerosi scatti fatti dalle spie dell’M8). Passa i primi dieci minuti della partita a capire chi fossero gli avversari e chi i compagni, ma quando ingrana la marcia riesce a giocare come sempre, risultando decisivo per le sorti del match. Mezzo voto in meno per non aver creduto alle mie giustificazioni in merito alla assenza alla laurea del dott. Proietti. MALFIDATO
Palazzi 6,5: dopo aver passato tutta la settimana ad allenarsi per migliorare la sua condizione psicofisica, si presenta al campo con la consapevolezza che i risultati si sarebbero visti sicuramente: a differenza della partita contro il Sant’Egidio, infatti, risulta molto più partecipe alle azioni di gioco, ed in più di un’occasione riesce ad impostare bene le azioni, anche se molto spesso i compagni non gli danno supporto. Sostituito verso la metà della ripresa, si congeda con il suo solito “daje ragà, che so cotti”, alludendo però agli spaghetti alla carbonara che stava preparando per cena. MASTERCHEF
Marceddu 7: si presenta al campo con 5 bottiglie “zedda piras riserva 1984”, consegnate direttamente ad Agliani per la festa di stasera: forte di ciò, in mezzo al campo è incontenibile, specialmente in fase offensiva, quando mette in palese difficoltà gli avversari, che non riescono minimamente ad arginarlo. Nella ripresa tira fuori una misteriosa erba sarda, con cui stordisce il portiere avversario che fa carambolare in rete una punizione calciata in maniera molto discutibile. AJOOO
Lattanzi 6,5: dopo aver passato tutta la settimana presso la clinica psichiatrica Maulini, in cui è stato sottoposto ad una serie di sedute per permettergli di sopravvivere al trauma da abbandono, si presenta al campo visibilmente ringalluzzito, forte anche dei suggerimenti e dei consigli del Generale Ercolano, che lo ha convinto a modo suo a non pensare alle disavventure amorose, seppur con modi e proposte leggermente discutibili. Sulla fascia è indomito, e molto spesso riesce a saltare l’uomo con facilità: vorrebbe anche segnare, ma non avendo nessuno a cui dedicare il gol decide che è meglio terminare la partita a secco. ALL YOU NEED IS LOVE
Trabalza 7: l’ultima volta che aveva giocato una partita titolare, alcuni politici e militari tedeschi della Wehrmacht, capitanati dal colonnello Claus Schenk von Stauffenberg, progettavano di assassinare Hitler nella “operazione Valchiria”, a Rastenburg. Cerca di sfruttare l’opportunità concessagli, lottando in mezzo al campo per dimostrare che la squadra ha bisogno di uno come lui, anche se in qualche circostanza ci sono delle incomprensioni che fanno andare in bestia tutta la panchina. Cerca di evitare l’inferiorità numerica fiondandosi alla disperata su Rustani, invano. IL MAGO WALTER
Rustani 6: il voto è una media tra l’8 per il gol ed il 4 per l’espulsione: pare che in occasione del cartellino rosso un avversario gli abbia mollato un timido ceffone, e che lui per tutta risposta abbia pacatamente risposto con una entrata killer sulle caviglie del malcapitato. Pare che il tizio sia sparito da circa 3 ore, che di lui non si abbiano più notizie e che il suo cellulare risulti irraggiungibile. KILLER
Menzione speciale
Battistelli 6: schierato titolare nonostante fosse rientrato a casa alle 6 in coma etilico, cerca di dare supporto alla sua squadra, tentando qualche affondo sulla fascia sinistra, che quasi sempre però fallisce miseramente. In perfetta sintonia con il suo allenatore, nel corso della partita tra i due c’è un continuo e placido scambio di parole ed opinioni, in particolar modo quando nella ripresa il numero 11 del sant’Eraclio rischia di procurare un rigore maldestro. Intervistato a fine partita, confessa che nel suo cuore c’è ancora la M8, e che un giorno vorrà tornare a calcare il verde manto di passo parenzi. BARCOLLO MA NON MOLLO
Menzione speciale 2
Sivori M: s.v. (sequestratore violento): è talmente impegnato su Facebook a pubblicare post contro la Juve che viene pervaso dalla “sindrome di Moggi”, ed in un impeto di follia chiude a chiave l’allenatore negli spogliatoi poco prima dell’inizio della partita: quando gli vengono chieste spiegazioni cerca di giustificarsi dicendo che quest’ultimo indossava una maglia gialla fosforescente, e che era opportuno confinarlo lontano dal campo. TRIADE
Maulini 6,5: dopo aver rifiutato un allettante trasferimento verso direzioni che non staremo qui a dire, viene schierato nuovamente titolare, anche a causa del terribile infortunio accorso al suo diretto concorrente, il quale sembra che abbia riportato strappi e lacerazioni multiple durante l’allenamento del martedì. Dopo aver riposto la bambolina vudù nel cassetto, si presenta al campo con la tipica determinazione che lo ha sempre contraddistinto, che lo fa rimanere concentrato anche quando il mister gli chiede di essere in due posti contemporaneamente, e quando gli chiede di badare più alla fase difensiva che non a fare le sue solite scorribande in attacco. Mezzo voto in più per il coraggio di passare una notte in albergo con Ercolano. TEMERARIO
Gelmetti 6: si presenta al campo visibilmente provato, giustificandosi dicendo che per fare il regalo di natale ad ognuno dei suoi quattordici figli ha dovuto firmare talmente tante cambiali che a breve sarà costretto a rapinare una banca. Forte dell’esperienza maturata quando nel 1289 aiutava Robin Hood a derubare le ricchezze di Giovanni Senza Terra, fa valere la sua proverbiale scaltrezza anche in mezzo al campo, dove in più di un’occasione è decisivo e riesce ad arginare le seppur sterili incursioni avversarie. Pare che abbia scritto una letterina a Babbo Natale, in cui chiede il dono di non spazzare continuamente la palla. PAM…BRAVOOOOO
Orsolini 6: confermato titolare, si presenta al campo con la stessa determinazione degli operatori dei call center Vodafone, quando ti chiamano la domenica mattina per proporti mirabolanti offerte e sconti fantasmagorici. Nel primo tempo deve svolgere solo l’ordinaria amministrazione, mentre nella ripresa è costretto ad impegnarsi maggiormente per far fronte alle offensive dei padroni di casa: quando però in occasione del gol l’attaccante avversario gli confessa di essere appena passato a Tim, ha un mancamento e cilecca completamente il pallone, aprendo la strada alla rete dell’1-0. CHRISTMAS CARD
Bonanni 6,5: dalle sue parti non si corrono particolari problemi, anche perché incute talmente tanto timore agli avversari che pur di non affrontarlo preferiscono sparare il pallone in tribuna. Sempre attento e sicuro, fa andare tutti nel panico quando il comandante Marinelli lo scambia per un membro dell’ISIS, e lo investe in maniera rocambolesca: riesce miracolosamente a resistere ed a sopportare il dolore, terminando la partita in maniera dignitosissima. IRON MAN
Lilli 6: si presenta al campo dopo aver trascorso il venerdì sera a Perugia, passato mangiando quantità colossali di cibo e bevendo come se non ci fosse un domani (come testimoniano numerosi scatti fatti dalle spie dell’M8). Passa i primi dieci minuti della partita a capire chi fossero gli avversari e chi i compagni, ma quando ingrana la marcia riesce a giocare come sempre, risultando decisivo per le sorti del match. Mezzo voto in meno per non aver creduto alle mie giustificazioni in merito alla assenza alla laurea del dott. Proietti. MALFIDATO
Palazzi 6,5: dopo aver passato tutta la settimana ad allenarsi per migliorare la sua condizione psicofisica, si presenta al campo con la consapevolezza che i risultati si sarebbero visti sicuramente: a differenza della partita contro il Sant’Egidio, infatti, risulta molto più partecipe alle azioni di gioco, ed in più di un’occasione riesce ad impostare bene le azioni, anche se molto spesso i compagni non gli danno supporto. Sostituito verso la metà della ripresa, si congeda con il suo solito “daje ragà, che so cotti”, alludendo però agli spaghetti alla carbonara che stava preparando per cena. MASTERCHEF
Marceddu 7: si presenta al campo con 5 bottiglie “zedda piras riserva 1984”, consegnate direttamente ad Agliani per la festa di stasera: forte di ciò, in mezzo al campo è incontenibile, specialmente in fase offensiva, quando mette in palese difficoltà gli avversari, che non riescono minimamente ad arginarlo. Nella ripresa tira fuori una misteriosa erba sarda, con cui stordisce il portiere avversario che fa carambolare in rete una punizione calciata in maniera molto discutibile. AJOOO
Lattanzi 6,5: dopo aver passato tutta la settimana presso la clinica psichiatrica Maulini, in cui è stato sottoposto ad una serie di sedute per permettergli di sopravvivere al trauma da abbandono, si presenta al campo visibilmente ringalluzzito, forte anche dei suggerimenti e dei consigli del Generale Ercolano, che lo ha convinto a modo suo a non pensare alle disavventure amorose, seppur con modi e proposte leggermente discutibili. Sulla fascia è indomito, e molto spesso riesce a saltare l’uomo con facilità: vorrebbe anche segnare, ma non avendo nessuno a cui dedicare il gol decide che è meglio terminare la partita a secco. ALL YOU NEED IS LOVE
Trabalza 7: l’ultima volta che aveva giocato una partita titolare, alcuni politici e militari tedeschi della Wehrmacht, capitanati dal colonnello Claus Schenk von Stauffenberg, progettavano di assassinare Hitler nella “operazione Valchiria”, a Rastenburg. Cerca di sfruttare l’opportunità concessagli, lottando in mezzo al campo per dimostrare che la squadra ha bisogno di uno come lui, anche se in qualche circostanza ci sono delle incomprensioni che fanno andare in bestia tutta la panchina. Cerca di evitare l’inferiorità numerica fiondandosi alla disperata su Rustani, invano. IL MAGO WALTER
Rustani 6: il voto è una media tra l’8 per il gol ed il 4 per l’espulsione: pare che in occasione del cartellino rosso un avversario gli abbia mollato un timido ceffone, e che lui per tutta risposta abbia pacatamente risposto con una entrata killer sulle caviglie del malcapitato. Pare che il tizio sia sparito da circa 3 ore, che di lui non si abbiano più notizie e che il suo cellulare risulti irraggiungibile. KILLER
Menzione speciale
Battistelli 6: schierato titolare nonostante fosse rientrato a casa alle 6 in coma etilico, cerca di dare supporto alla sua squadra, tentando qualche affondo sulla fascia sinistra, che quasi sempre però fallisce miseramente. In perfetta sintonia con il suo allenatore, nel corso della partita tra i due c’è un continuo e placido scambio di parole ed opinioni, in particolar modo quando nella ripresa il numero 11 del sant’Eraclio rischia di procurare un rigore maldestro. Intervistato a fine partita, confessa che nel suo cuore c’è ancora la M8, e che un giorno vorrà tornare a calcare il verde manto di passo parenzi. BARCOLLO MA NON MOLLO
Menzione speciale 2
Sivori M: s.v. (sequestratore violento): è talmente impegnato su Facebook a pubblicare post contro la Juve che viene pervaso dalla “sindrome di Moggi”, ed in un impeto di follia chiude a chiave l’allenatore negli spogliatoi poco prima dell’inizio della partita: quando gli vengono chieste spiegazioni cerca di giustificarsi dicendo che quest’ultimo indossava una maglia gialla fosforescente, e che era opportuno confinarlo lontano dal campo. TRIADE